Il professor Takoda... uno di noi?

Ciao, ragazzi!
Sapete, in questi giorni si stanno muovendo tantissime cose, a Everseen: il nuovo anno è partito con il botto. Tantissimi progetti, incontri e novità. Insomma: avremo la possibilità di parlare dei nostri amici faccia a faccia. Non preoccupatevi se non vedrete subito il mio viso: sono i capelli che, come quelli di Cole, crescono come i tentacoli di una medusa pazza!

Per festeggiare tutto questo brulichio di news, il sindaco ha predisposto che un cantante munito di chitarra, dalle parti della tavola calda in piazza (spese pazze), racconti la storia di Everseen almeno una volta al giorno. Gertrude ha già detto che si terrà alla larga dal centro pur di non imbattersi in questo menestrello da strapazzo.

Ehm... sì, avete capito bene: Gertrude è ancora a casa di Cole e sembra determinata a restarci per un bel po'. Immaginate la gioia di tutti i componenti della famiglia Tiger. E non solo la loro!

In ogni caso...
Tutto questo fermento mi ha portata a chiedermi: ma quante ne sapete dei nostri personaggi? Perché molto l'ho tenuto per me, tra le mie pagine segrete. Be', mica vorrete sapere tutto e subito, no?

Oggi ho deciso di lasciarvi qualche riga che riguarda il professor Takoda. Dovete sapere che nella primissima versione di Cole (il vostro libro era lungo più del doppio, all'inizio!), la storia del nostro prof di musica era molto più... ricca.
Non ci credete?
Leggete qua!
⤦

Le note presero ad affollare il salone, colmando ogni angolo, anche quelli odorosi di polvere e storia, e Cole ne approfittò per osservare il signor Patterson, immerso negli esercizi per nulla semplici di quel pomeriggio. Alto, magro, i capelli lunghi e lisci tipici della sua gente, il signor Patterson era un Sioux naturalizzato a Everseen per volere dei genitori che, diversi anni prima, avevano deciso di trasferirsi in una riserva poco distante dalla città. La sua storia gliel’aveva raccontata per filo e per segno Aquene durante un pomeriggio piovoso e ricco di tanta noia come raramente Cole ne ricordava.

Dondolò i piedi, seguendo con lo sguardo la linea che la mano destra del maestro stava tracciando nell’aria satura di studio. Quell’uomo, nonostante non lo sopportasse e non ne facesse mistero alcuno, godeva della massima stima di Cole. Fuggito con i genitori che aveva dodici anni, aveva visto tantissime cose brutte. A sentir parlare Aquene, sembrava che l’odio verso il diverso non fosse caduto in disuso, e d’altronde lui ne era fin troppo consapevole. Ci era nato, diverso.

Insomma, i signori Patterson e loro figlio erano stati costretti a stabilirsi sulle pendici delle Alabama Hills, lontani dagli ultimi parenti rimasti in Canada, trovando finalmente un po’ di pace tra gente che non avevano neanche mai visto. Superando le difficoltà per il trasferimento, le diversità di tribù e quello che doveva essere stato un vero e proprio trauma, il signor Patterson aveva studiato come un pazzo fino a diventare uno dei più bravi pianisti dello Stato, guadagnandosi il rispetto di tutti, e non solo quello della sua gente, ma anche delle persone che fino a poco tempo prima lo avevano additato. Per dirla in parole povere, Cole e il signor Patterson avevano molti punti in comune, benché il musicista ne fosse all’oscuro.

Il signor Patterson, in definitiva, era l’idolo di Cole.


Alla prossima, con nuovi succosissimi extra... e qualche news!

Photo by Darius Soodmand on Unsplash