La festa del papà ricordando Nube che corre
Oggi a Everseen, come in tutto il mondo, festeggiamo i papà e il loro importantissimo ruolo nelle nostre vite. Con una consapevolezza. Nessuno è perfetto e neanche loro. Tutti sbagliamo, non siamo invincibili. Tutti cadiamo, ma l'importante è sapersi rialzare.
Perché a volte anche i papà sbagliano, come è accaduto a Nube che corre... Ricordate?
Ma poi sanno anche chiedere scusa. E ci insegnano a farlo.
Perché a volte anche i papà sbagliano, come è accaduto a Nube che corre... Ricordate?
«Aylen
raccontò al soldato di essere promessa a un altro, ma Samuel era così
innamorato che decise di voler tentare il tutto per tutto, e fu per questo che
una sera si recò al cospetto di Nube che corre. Voleva dichiarare il proprio
amore per la ragazza e chiedere il permesso di sposarla. Erano giovani e
ingenui» commentò Cha’ Tima, scuotendo la testa «e credevano che l’amore
potesse vincere su ogni cosa. Ma non fu così. Non appena Nube che corre vide il
ragazzo varcare le sue terre, diede ordine di imprigionarlo: era convinto che
in realtà fosse una spia del generale venuto a prelevare sua figlia con
l’inganno. Aylen pregò infinite volte suo padre di lasciare andare il ragazzo, giurandogli
il loro amore, ma fu tutto inutile. E quando Samuel fu condannato a morte, Aylen…
compì un gesto estremo.»
«Un
gesto estremo?» chiese Cole, spaventato. Perché nella sua testa si affollavano
dei ricordi non suoi? Lui sapeva cosa
era accaduto, ma non riusciva a spiegarsene il motivo.
«Sì,
un gesto estremo, ragazzo» annuì Cha’ Tima, guardandolo attentamente. «Stai
ricordando qualcosa, vero?» gli chiese, a sorpresa, e Cole vide Aquene girarsi
verso di lui. Decise di non voltarsi a sua volta, perché non avrebbe proprio
saputo cosa dirle.
«Aylen
prese il coltello di Samuel dalla sua cintura e si tolse la vita proprio
davanti agli occhi di suo padre» riprese Cha’ Tima. «Sulla tomba della ragazza
fu apposto un acchiappasogni dalle piume scure e pietre scarlatte nel mezzo: quell’oggetto
sacro simboleggiava il sacrificio compiuto per l’amore perduto» spiegò
l’anziano, girandosi a guardare Aquene che, nel frattempo, aveva iniziato a
mordicchiarsi le unghie. «Dopo il suicidio della figlia, Nube che corre impazzì
e diede ordine ai suoi uomini di attaccare i coloni senza preavviso. La
battaglia fu lunga e sanguinosa, e alla fine furono i coloni a vincere, ma a
che prezzo…» mormorò Cha’ Tima, guardando il signor Patterson a poca distanza
da loro.
Ma poi sanno anche chiedere scusa. E ci insegnano a farlo.
Certo, Nube che corre ha avuto una seconda possibilità per farlo... ma non è proprio questo l'insegnamento da trarre dalle storie? Cercare di essere sempre migliori, imparando dagli errori commessi.
«Nube
che corre…» sussurrò Cha'Tima, e il signor Patterson si voltò a guardarlo, perplesso.
«Non
è possibile. Lui è stato lasciato al di là delle montagne, oltre il muro di
cinta. Come può aver raggiunto questo posto?»
«È
stato l’amore per mia figlia» rispose l’uomo appena sopraggiunto, puntando lo
sguardo direttamente sul viso di Aylen. «Ho sbagliato, piccola mia, ma non
permetterò a nessuno di farti ancora del male. Ti proteggerò da qualsiasi
minaccia» promise, mettendosi proprio davanti ai due ragazzi. «Proteggerò il
vostro amore, e non andrò via finché non avrò avuto giustizia. E adesso, uomo
bianco, combatti contro di me» disse, sfidando il generale Sands.
Lo
spettro scoppiò a ridere, imitato dai suoi uomini - che erano centinaia, c’è da
dire -
e
brandì la sua spada in aria non appena anche l’ultimo suono di quel ghigno
abbandonò la sua gola spettrale.
«Pensi
di avere qualche speranza, pellerossa? Hai visto quanti siamo? Non puoi
sconfiggerci. Everseen sarà nostra, così come le terre dei tuoi discendenti, e
finalmente la nostra città ricomincerà a fiorire come avrebbe dovuto fare dopo
che te ne sei andato.»
«Tu
mi hai ucciso» lo accusò Nube che corre, aggrottando la fronte. «Hai invaso e
saccheggiato, convincendo gli abitanti di Everseen di essere nel giusto, ma non
era così. Hai preteso qualcosa che non ti apparteneva, e lo stai facendo anche
adesso. Non te lo permetterò» promise.
Auguri a tutti i papà!
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Photo by Ruthson Zimmerman on Unsplash |
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